mercoledì 24 settembre 2008

Poste: Documento coordinamento settore del 24 settembre

Il Coordinamento Regionale
SLC CGIL -Settore Poste – TOSCANA,

DENUNCIA
il grave stato di immobilismo in cui versano le Poste Italiane SpA che stanno di fatto condannando se stesse ad un prolungato ed insopportabile “STOP” su ogni progetto che derivi dall’attuazione degli Accordi Sottoscritti;

RIVENDICA
l’immediata attivazione del confronto per l’applicazione dell’Accordo strategico sul CDMA mediante le previste Verifiche al Tavolo Regionale con le Organizzazioni Sindacali firmatarie e la concreta realizzazione della prima quota delle 3700 assunzioni concordate a livello nazionale, da realizzare entro il mese di ottobre, che superino il pericoloso stallo attuale e renda possibile l’avvio:
1. Dei passaggi dal Servizio Recapito agli Uffici PT;
2. Dei Trasferimenti previsti dagli Accordi Nazionali e Regionali, nel Recapito e nella Sportelleria;
3. Del possibile incremento dei passaggi da Part Time a Full Time nei Comuni e nelle Unità Produttive che risultino ricettive.

Il Coordinamento conferma l’impegno assunto con Uilpost e Sailp Confsal per completare un ciclo di Assemblee di dettagliata informazione e MOBILITA i Lavoratori e le Lavoratrici delle Poste iscritti alla CGIL per pretendere di superare le enormi ed evidenti contraddizioni di un’Azienda che precetta, per mesi, una dozzina di Commissioni Esaminatrici per valutare l’Idoneità di oltre 850 dipendenti ai fini di un’applicazione allo Sportello e poi, a dispetto degli Accordi firmati…Si ferma!
I Lavoratori delle Poste anche in Toscana hanno bisogno di atti concreti e prospettive solide e la via della Coerenza e della Trasparenza è l’unica percorribile per uscire dalla confusione e dai rischi: se l’Azienda non onora gli impegni assunti abbiamo il dovere di rivendicarli, se necessario anche con una motivata conflittualità che stigmatizzi comportamenti aziendali autolesionisti, inaccettabili per il danno che possono provocare alle prospettive del Lavoro.

Firenze, 24 settembre 2008 Coordinamento SLC/CGIL Settore Poste - Toscana

giovedì 18 settembre 2008

Poste: Riunione comitato monitoraggio ctd del 15 settembre.


Nonostante il clima dei rapporti unitari abbiamo fatto la riunione del comitato monitoraggio scaturito dall'accordo del 10 luglio 2008 (che al momento solo noi e UILPOSTe Sailp abbiamo sottoscritto con firma a calce del verbale) dove come SLC abbiamo formalmente richiesto:

La modifica delle tabelle rendendole più flessibili cosi come è stato fatto nel 2006 , stesso verbale d'accordo (21/03/2006 allegato) Max 1/5 dello stipendio modificando le tabelle da 50.000 euro in su (ottenuto).

Pagamento del premio ai part time che transeranno 1000 euro 2 anni 1500 tre anni o aumento mensile oltre 100 euro se a tempo indeterminato Il premio non era stato dato a chi era stato collocato in part time in modo coatto(ottenuto).
Chiarezza nei colloqui e nella fornitura dei piani di rientro , sopratutto sul recupero irpef.(ottenuto) .

Trattamento particolare dei casi particolari, disagiati e, con condizioni economiche precarie. Abbiamo concordato una tempistica differente ( ottenuto) .

Nuova informativa aziendale ai lavoratori e articolo sul gabbiano in stampa ( ottenuto)

Inoltre
Rimane da definire la nostra richiesta di considerare i delegati sindacali che assistono i lavoratori a carico dell'azienda ( siamo ottimisti) .

La platea dei ricorsisti è di 12.860 unità di cui ad oggi 266 hanno già transato, consigliamo ai lavoratori che hanno la causa in itinere di bloccare la somma avvertendo il proprio avvocato che si vuol fare la conciliazione. La somma sarà recuperata dall'azienda e la parte economica dell’ accordo è risolta, vi alleghiamo tabella con stima target di transazioni possibili) .
Non siamo riusciti a far recedere l'azienda sugli arretrati dei periodi non lavorati per la parte della somma economica legata al ritardo del reintegro al lavoro , abbiamo sostenuto che è ingiusto , ci è stato risposto che così era scritto nell'accordo del 13 gennaio 2006 dove testualmente rileviamo :"compensi complessivamente erogati ", quindi per coerenza al precedente accordo , abbiamo a nostro malincuore accettato l'interpretazione del tavolo.
Il comitato è stato riconvocato per il mese di ottobre (data da definire ) nel frattempo sui permessi sindacali avremo il chiarimento. E' nostra intenzione monitorare e seguire tutta l'applicazione dell'accordo , migliorandone l'esigibilità e favorendo le condizioni per risolvere i casi più disagiati cercando di garantire lo spirito di volontarietà dell'accordo (nonostante il governo di centro desta emani leggi ad personam per confindustria, su cui conoscete l'intenzione di ricorso alla cassazione della CGIL) e la sua esatta applicazione.

Fraterni saluti


p. L’Area Servizi
Graziano Benedetti

mercoledì 17 settembre 2008

Il 27 il sindacato in piazza per i redditi



Guglielmo Epifani ha proposto oggi (9 settembre) al direttivo della Cgil manifestazioni in tutte le principali città italiane per la difesa dei diritti e dei redditi dei lavoratori e dei pensionati e per il cambiamento della politica economica, sociale e fiscale del governo. Epifani ha sottolineato che l'iniziativa, che si svolgerà sabato 27 settembre, non è contro Cisl e Uil, ma serve a sostenere le priorità del sindacato. E ha chiesto al governo «un cambiamento di indirizzo della politica economica, sociale e fiscale, secondo gli orientamenti contenuti nella piattaforme sindacale unitaria proposta quasi un anno fa». Per il segretario generale della Cgil, «le priorità del paese sono in questa difficile fase congiunturale caratterizzata anche da gravi crisi aziendali e interi settori produttivi, l'occupazione e il lavoro, le sue condizioni, la sua qualità, la sua sicurezza in una fase di persistente crisi economica».
di Paolo Serventi Longhi
Guglielmo Epifani è deciso: “Sono mesi che lo diciamo. Non possiamo restare fermi di fronte a scelte che colpiscono i diritti e le condizioni di vita dei lavoratori e dei pensionati. Per questo proponiamo manifestazioni in tutte le città italiane”. A un comitato direttivo preoccupato e teso, il leader della Cgil ricorda di avere proposto ripetutamente alla Cisl e alla Uil di costruire insieme le iniziative a sostegno delle piattaforme, ma di avere riscontrato “molte difficoltà”. Per questo la Cgil va da sola, almeno in questa fase, per sostenere i diritti e i livelli di reddito di lavoratori dipendenti e pensionati, messi fortemente in discussione – sottolinea Epifani – dalle scelte del governo sui temi della politica economica, dell’occupazione e del fisco, del mezzogiorno, del federalismo, del pubblico impiego, della scuola e della sanità.Tante sono state le iniziative unitarie a livello territoriale e di categoria; i dipendenti pubblici e i lavoratori della scuola stanno preparando grandi assemblee dei delegati di Cgil, Cisl e Uil per programmare iniziative fino allo sciopero nazionale. La Cgil continuerà a ricercare le forme della mobilitazione unitaria. Mancava però, manca – come dice Epifani – l’iniziativa di carattere generale. Da parte di Cisl e Uil è stata espressa la preoccupazione che la mobilitazione non abbia connotati sindacali ma essenzialmente politici, contro il governo di Silvio Berlusconi. Ma la Cgil rileva che è una preoccupazione che non esiste perché i temi della propria iniziativa sono esclusivamente sindacali e sociali, di merito.Di fronte ad un governo che marcia a tappe forzate con un consenso consistente, il sindacato non può che sostenere le proprie piattaforme con iniziative forti da attuare prima che siano approvate la finanziaria, già anticipata dal decreto di luglio, e tutte le tabelle correlate. L’opinione, ma anche l’identità, della Cgil sono in campo, a difesa dei redditi dei più deboli, ed Epifani ritiene che quello che vale per il sindacato debba impegnare anche l’opposizione.Ma le difficoltà con Cisl e Uil riguardano anche il negoziato con la Confindustria sulle regole contrattuali. Il nodo, almeno finora, è quello del tasso di inflazione programmata o “credibile” che gli imprenditori continuano ad indicare su livelli troppo bassi e sul quale sembrano cambiare parere ad ogni incontro. La Uil – dice Epifani al direttivo - ha manifestato una disponibilità ad un accordo già in premessa al negoziato. La Cisl media ma è disposta a firmare. La Cgil conferma la volontà di lavorare per raggiungere un accordo che valga per il maggior numero di lavoratori. E la posizione preoccupata sull’inflazione e sui livelli dei contratti (ad esempio) può condizionare positivamente il negoziato. “Ma non voglio – afferma Epifani – che chi ha minore forza contrattuale sia lasciato solo”.
(www.rassegna.it, 9 settembre 2008)

TELECOM: COMUNICATO

Roma, 17 Settembre 2008



VOGLIAMO TUTELARE TUTTI:
CHI ESCE PER L’OGGI, CHI RIMANE PER IL DOMANI



In relazione al comunicato del 17 Settembre a firma della Segreteria Nazionale della Uilcom, come SLC- CGIL ribadiamo che abbiamo sempre dimostrato il nostro senso di responsabilità che, però, non vuol dire non trattare seriamente, non fare sindacato, pendere dalle labbra dell’azienda.

Non siamo quindi disposti a scendere ai livelli del documento farneticante della Uilcom, che oggettivamente, giungendo a meno di 24 ore dall’incontro al Ministero del Lavoro, indebolisce il Sindacato e le capacità negoziali verso l’azienda.

Ribadiamo l’importanza dell’unità tra tutti i lavoratori di Telecom Italia, proprio per le difficoltà del momento e per quanto si annuncia già per i prossimi mesi.

Ribadiamo che stiamo trattando per cercare di garantire a tutti, a chi rimane e a chi esce, diritti e tutele.

I punti di merito sono noti; le garanzie richieste all’azienda (in maniera chiara ed esigibile) per il futuro di chi rimarrà, lo sono altrettanto: è l’azienda la controparte in questa come in tutte le trattative; è l’azienda che ha messo lavoratori anziani contro lavoratori più giovani; è l’azienda che vuole tenersi le mani libere; è l’azienda che non vuole dare un futuro ai lavoratori precari; ecc.


A noi il compito di fare al meglio il sindacato.



la Segreteria Nazionale di SLC-CGIL

WIND: COMUNICATO

Roma, 17 settembre 2008



WIND: DOPO NUOVA PROVOCAZIONE, AZIENDA DECIDA SE VUOLE ACCORDO O PEGGIORARE ULTERIORMENTE LE RELAZIONI SINDACALI



Dopo il nuovo attacco portato dall’azienda Wind al diritto di sciopero – con l’annuncio di comandare anche alcuni lavoratori per il “programmato” – come SLC-CGIL non possiamo che denunciare l’atteggiamento di un’impresa che, probabilmente, non si aspettava un così deciso e sostanziale appoggio dei lavoratori alle rivendicazioni delle RSU e del sindacato.

L’azienda deve ora riflettere: i lavoratori della rete hanno detto chiaramente che l’azienda sta sbagliando e che le richieste economiche e normative – equilibrate e responsabili – presenti nella piattaforma di 2° livello, vanno accolte.

Il prossimo 19 settembre con lo sciopero dei call center sarà una ulteriore prova di forza dei lavoratori, delle RSU e del Sindacato unitario.

Invitiamo per tanto tutte le lavoratrici e lavoratori perché anche i dipendenti del customer diano lo stesso identico messaggio, aderendo in massa alla giornata di sciopero: vogliamo un buon accordo sul 2° livello, vogliamo il giusto riconoscimento salariale.

I risultati positivi dell’azienda, così tanto pubblicizzati, sono del resto lì a dimostrarlo: il contributo dei lavoratori è stato ed è fondamentale. E’ giusto che sia riconosciuto.

In conclusione l’azienda ora può scegliere tra due strade: continuare nel braccio di ferro contro i propri lavoratori o tornare sui propri passi, riconvocando subito il tavolo negoziale, dimostrando il proprio senso di responsabilità e, con aperture reali e tangibili, dimostrare la propria volontà di giungere ad un accordo che riconosca le nostre rivendicazioni.



La Segreteria Nazionale SLC-CGIL