mercoledì 24 settembre 2008

Poste: Documento coordinamento settore del 24 settembre

Il Coordinamento Regionale
SLC CGIL -Settore Poste – TOSCANA,

DENUNCIA
il grave stato di immobilismo in cui versano le Poste Italiane SpA che stanno di fatto condannando se stesse ad un prolungato ed insopportabile “STOP” su ogni progetto che derivi dall’attuazione degli Accordi Sottoscritti;

RIVENDICA
l’immediata attivazione del confronto per l’applicazione dell’Accordo strategico sul CDMA mediante le previste Verifiche al Tavolo Regionale con le Organizzazioni Sindacali firmatarie e la concreta realizzazione della prima quota delle 3700 assunzioni concordate a livello nazionale, da realizzare entro il mese di ottobre, che superino il pericoloso stallo attuale e renda possibile l’avvio:
1. Dei passaggi dal Servizio Recapito agli Uffici PT;
2. Dei Trasferimenti previsti dagli Accordi Nazionali e Regionali, nel Recapito e nella Sportelleria;
3. Del possibile incremento dei passaggi da Part Time a Full Time nei Comuni e nelle Unità Produttive che risultino ricettive.

Il Coordinamento conferma l’impegno assunto con Uilpost e Sailp Confsal per completare un ciclo di Assemblee di dettagliata informazione e MOBILITA i Lavoratori e le Lavoratrici delle Poste iscritti alla CGIL per pretendere di superare le enormi ed evidenti contraddizioni di un’Azienda che precetta, per mesi, una dozzina di Commissioni Esaminatrici per valutare l’Idoneità di oltre 850 dipendenti ai fini di un’applicazione allo Sportello e poi, a dispetto degli Accordi firmati…Si ferma!
I Lavoratori delle Poste anche in Toscana hanno bisogno di atti concreti e prospettive solide e la via della Coerenza e della Trasparenza è l’unica percorribile per uscire dalla confusione e dai rischi: se l’Azienda non onora gli impegni assunti abbiamo il dovere di rivendicarli, se necessario anche con una motivata conflittualità che stigmatizzi comportamenti aziendali autolesionisti, inaccettabili per il danno che possono provocare alle prospettive del Lavoro.

Firenze, 24 settembre 2008 Coordinamento SLC/CGIL Settore Poste - Toscana

giovedì 18 settembre 2008

Poste: Riunione comitato monitoraggio ctd del 15 settembre.


Nonostante il clima dei rapporti unitari abbiamo fatto la riunione del comitato monitoraggio scaturito dall'accordo del 10 luglio 2008 (che al momento solo noi e UILPOSTe Sailp abbiamo sottoscritto con firma a calce del verbale) dove come SLC abbiamo formalmente richiesto:

La modifica delle tabelle rendendole più flessibili cosi come è stato fatto nel 2006 , stesso verbale d'accordo (21/03/2006 allegato) Max 1/5 dello stipendio modificando le tabelle da 50.000 euro in su (ottenuto).

Pagamento del premio ai part time che transeranno 1000 euro 2 anni 1500 tre anni o aumento mensile oltre 100 euro se a tempo indeterminato Il premio non era stato dato a chi era stato collocato in part time in modo coatto(ottenuto).
Chiarezza nei colloqui e nella fornitura dei piani di rientro , sopratutto sul recupero irpef.(ottenuto) .

Trattamento particolare dei casi particolari, disagiati e, con condizioni economiche precarie. Abbiamo concordato una tempistica differente ( ottenuto) .

Nuova informativa aziendale ai lavoratori e articolo sul gabbiano in stampa ( ottenuto)

Inoltre
Rimane da definire la nostra richiesta di considerare i delegati sindacali che assistono i lavoratori a carico dell'azienda ( siamo ottimisti) .

La platea dei ricorsisti è di 12.860 unità di cui ad oggi 266 hanno già transato, consigliamo ai lavoratori che hanno la causa in itinere di bloccare la somma avvertendo il proprio avvocato che si vuol fare la conciliazione. La somma sarà recuperata dall'azienda e la parte economica dell’ accordo è risolta, vi alleghiamo tabella con stima target di transazioni possibili) .
Non siamo riusciti a far recedere l'azienda sugli arretrati dei periodi non lavorati per la parte della somma economica legata al ritardo del reintegro al lavoro , abbiamo sostenuto che è ingiusto , ci è stato risposto che così era scritto nell'accordo del 13 gennaio 2006 dove testualmente rileviamo :"compensi complessivamente erogati ", quindi per coerenza al precedente accordo , abbiamo a nostro malincuore accettato l'interpretazione del tavolo.
Il comitato è stato riconvocato per il mese di ottobre (data da definire ) nel frattempo sui permessi sindacali avremo il chiarimento. E' nostra intenzione monitorare e seguire tutta l'applicazione dell'accordo , migliorandone l'esigibilità e favorendo le condizioni per risolvere i casi più disagiati cercando di garantire lo spirito di volontarietà dell'accordo (nonostante il governo di centro desta emani leggi ad personam per confindustria, su cui conoscete l'intenzione di ricorso alla cassazione della CGIL) e la sua esatta applicazione.

Fraterni saluti


p. L’Area Servizi
Graziano Benedetti

mercoledì 17 settembre 2008

Il 27 il sindacato in piazza per i redditi



Guglielmo Epifani ha proposto oggi (9 settembre) al direttivo della Cgil manifestazioni in tutte le principali città italiane per la difesa dei diritti e dei redditi dei lavoratori e dei pensionati e per il cambiamento della politica economica, sociale e fiscale del governo. Epifani ha sottolineato che l'iniziativa, che si svolgerà sabato 27 settembre, non è contro Cisl e Uil, ma serve a sostenere le priorità del sindacato. E ha chiesto al governo «un cambiamento di indirizzo della politica economica, sociale e fiscale, secondo gli orientamenti contenuti nella piattaforme sindacale unitaria proposta quasi un anno fa». Per il segretario generale della Cgil, «le priorità del paese sono in questa difficile fase congiunturale caratterizzata anche da gravi crisi aziendali e interi settori produttivi, l'occupazione e il lavoro, le sue condizioni, la sua qualità, la sua sicurezza in una fase di persistente crisi economica».
di Paolo Serventi Longhi
Guglielmo Epifani è deciso: “Sono mesi che lo diciamo. Non possiamo restare fermi di fronte a scelte che colpiscono i diritti e le condizioni di vita dei lavoratori e dei pensionati. Per questo proponiamo manifestazioni in tutte le città italiane”. A un comitato direttivo preoccupato e teso, il leader della Cgil ricorda di avere proposto ripetutamente alla Cisl e alla Uil di costruire insieme le iniziative a sostegno delle piattaforme, ma di avere riscontrato “molte difficoltà”. Per questo la Cgil va da sola, almeno in questa fase, per sostenere i diritti e i livelli di reddito di lavoratori dipendenti e pensionati, messi fortemente in discussione – sottolinea Epifani – dalle scelte del governo sui temi della politica economica, dell’occupazione e del fisco, del mezzogiorno, del federalismo, del pubblico impiego, della scuola e della sanità.Tante sono state le iniziative unitarie a livello territoriale e di categoria; i dipendenti pubblici e i lavoratori della scuola stanno preparando grandi assemblee dei delegati di Cgil, Cisl e Uil per programmare iniziative fino allo sciopero nazionale. La Cgil continuerà a ricercare le forme della mobilitazione unitaria. Mancava però, manca – come dice Epifani – l’iniziativa di carattere generale. Da parte di Cisl e Uil è stata espressa la preoccupazione che la mobilitazione non abbia connotati sindacali ma essenzialmente politici, contro il governo di Silvio Berlusconi. Ma la Cgil rileva che è una preoccupazione che non esiste perché i temi della propria iniziativa sono esclusivamente sindacali e sociali, di merito.Di fronte ad un governo che marcia a tappe forzate con un consenso consistente, il sindacato non può che sostenere le proprie piattaforme con iniziative forti da attuare prima che siano approvate la finanziaria, già anticipata dal decreto di luglio, e tutte le tabelle correlate. L’opinione, ma anche l’identità, della Cgil sono in campo, a difesa dei redditi dei più deboli, ed Epifani ritiene che quello che vale per il sindacato debba impegnare anche l’opposizione.Ma le difficoltà con Cisl e Uil riguardano anche il negoziato con la Confindustria sulle regole contrattuali. Il nodo, almeno finora, è quello del tasso di inflazione programmata o “credibile” che gli imprenditori continuano ad indicare su livelli troppo bassi e sul quale sembrano cambiare parere ad ogni incontro. La Uil – dice Epifani al direttivo - ha manifestato una disponibilità ad un accordo già in premessa al negoziato. La Cisl media ma è disposta a firmare. La Cgil conferma la volontà di lavorare per raggiungere un accordo che valga per il maggior numero di lavoratori. E la posizione preoccupata sull’inflazione e sui livelli dei contratti (ad esempio) può condizionare positivamente il negoziato. “Ma non voglio – afferma Epifani – che chi ha minore forza contrattuale sia lasciato solo”.
(www.rassegna.it, 9 settembre 2008)

TELECOM: COMUNICATO

Roma, 17 Settembre 2008



VOGLIAMO TUTELARE TUTTI:
CHI ESCE PER L’OGGI, CHI RIMANE PER IL DOMANI



In relazione al comunicato del 17 Settembre a firma della Segreteria Nazionale della Uilcom, come SLC- CGIL ribadiamo che abbiamo sempre dimostrato il nostro senso di responsabilità che, però, non vuol dire non trattare seriamente, non fare sindacato, pendere dalle labbra dell’azienda.

Non siamo quindi disposti a scendere ai livelli del documento farneticante della Uilcom, che oggettivamente, giungendo a meno di 24 ore dall’incontro al Ministero del Lavoro, indebolisce il Sindacato e le capacità negoziali verso l’azienda.

Ribadiamo l’importanza dell’unità tra tutti i lavoratori di Telecom Italia, proprio per le difficoltà del momento e per quanto si annuncia già per i prossimi mesi.

Ribadiamo che stiamo trattando per cercare di garantire a tutti, a chi rimane e a chi esce, diritti e tutele.

I punti di merito sono noti; le garanzie richieste all’azienda (in maniera chiara ed esigibile) per il futuro di chi rimarrà, lo sono altrettanto: è l’azienda la controparte in questa come in tutte le trattative; è l’azienda che ha messo lavoratori anziani contro lavoratori più giovani; è l’azienda che vuole tenersi le mani libere; è l’azienda che non vuole dare un futuro ai lavoratori precari; ecc.


A noi il compito di fare al meglio il sindacato.



la Segreteria Nazionale di SLC-CGIL

WIND: COMUNICATO

Roma, 17 settembre 2008



WIND: DOPO NUOVA PROVOCAZIONE, AZIENDA DECIDA SE VUOLE ACCORDO O PEGGIORARE ULTERIORMENTE LE RELAZIONI SINDACALI



Dopo il nuovo attacco portato dall’azienda Wind al diritto di sciopero – con l’annuncio di comandare anche alcuni lavoratori per il “programmato” – come SLC-CGIL non possiamo che denunciare l’atteggiamento di un’impresa che, probabilmente, non si aspettava un così deciso e sostanziale appoggio dei lavoratori alle rivendicazioni delle RSU e del sindacato.

L’azienda deve ora riflettere: i lavoratori della rete hanno detto chiaramente che l’azienda sta sbagliando e che le richieste economiche e normative – equilibrate e responsabili – presenti nella piattaforma di 2° livello, vanno accolte.

Il prossimo 19 settembre con lo sciopero dei call center sarà una ulteriore prova di forza dei lavoratori, delle RSU e del Sindacato unitario.

Invitiamo per tanto tutte le lavoratrici e lavoratori perché anche i dipendenti del customer diano lo stesso identico messaggio, aderendo in massa alla giornata di sciopero: vogliamo un buon accordo sul 2° livello, vogliamo il giusto riconoscimento salariale.

I risultati positivi dell’azienda, così tanto pubblicizzati, sono del resto lì a dimostrarlo: il contributo dei lavoratori è stato ed è fondamentale. E’ giusto che sia riconosciuto.

In conclusione l’azienda ora può scegliere tra due strade: continuare nel braccio di ferro contro i propri lavoratori o tornare sui propri passi, riconvocando subito il tavolo negoziale, dimostrando il proprio senso di responsabilità e, con aperture reali e tangibili, dimostrare la propria volontà di giungere ad un accordo che riconosca le nostre rivendicazioni.



La Segreteria Nazionale SLC-CGIL

lunedì 15 settembre 2008

Il tempo perso che non possiamo permetterci

CGIL UIL POST SAILP

Segreterie Regionali Toscana

I Lavoratori e le Lavoratrici Postali esprimono disagio e preoccupazione per le condizioni di lavoro a cui sono costretti e per l’ingiustificato immobilismo aziendale:
Il tempo perso che non possiamo permetterci

Centinaia di Lavoratori e Lavoratrici, nella sola Toscana, aspettano:
- La concreta possibilità passare ad altra e diversa mansione professionale ( Agli Sportelli degli Uffici Postali od, anche, al potenziamento dei Settori Commerciali );
- L’occasione, reale e non virtuale, di essere trasferiti, alla Sportelleria come al Recapito, prima che intervengano nuove immissioni a coprire i posti disponibili negli Uffici e nei CPD della Regione;
- Un’occasione di Lavoro, dal punto 2 dell’Accordo del 13 gennaio 2006…

Crediamo che il Lavoro espletato da oltre una dozzina di Commissioni Aziendali per valutare e certificare le IDONEITA’ all’immissione nella Sportelleria, assieme agli Accordi Nazionali e Regionali, NON possa essere congelato, in attesa di tempi migliori:
c’è il fattore Tempo, che ci vincola e vorremmo fosse chiaro a tutti.

La strada più veloce e trasparente è questa che abbiamo imboccato riportando il confronto al livello più vicino possibile agli Uffici ed alle condizioni di Lavoro- nella CNS ed anche nel tumultuoso percorso di riorganizzazione del Recapito: le divergenze, ormai concretamente operative, delle altre Organizzazioni Sindacali, preoccupano giustamente i Lavoratori Postali ma indica anche la necessità di scegliere quali opzioni appoggiare efficacemente.

Le Assemblee in corso, promosse solo da una parte del sindacato, prendono tempo, rimandando a un confronto sul merito e “dal basso” - dalle vive e urgenti e talvolta drammatiche condizioni di lavoro- che è comunque da completare e che è già cominciato: perdere altro Tempo è qualcosa che non possiamo permetterci, un lusso che nemmeno l’Azienda può concedersi e che rappresenta esattamente l’opposto degli interessi concreti dei Lavoratori in attesa… Di Sportellizzazione, di mobilità, di assunzione.

Per questi motivi, nel rispetto degli Accordi Nazionali che le Nostre Organizzazioni hanno sottoscritto, entro l’inizio di ottobre 2008 si dovrà realizzare una prima tranche di Impiegatizzazioni e di Mobilità in risposta alle istanze dei Lavoratori e delle Lavoratrici. Occorre una Manovra Occupazionale d’Autunno che, dando le prime e non rinviabili risposte agli Uffici PT, cominci finalmente ad affrontare efficacemente anche i problemi del Recapito.

Diversamente da altri vogliamo entrare nel merito dell’Organizzazione del Lavoro dei Bacini degli Uffici PT: in vista dell’ennesima rivoluzione vogliamo dare una prospettiva concreta ed affidabile del futuro del nostro Lavoro, al Recapito come negli Uffici Postali.
Convocheremo le Assemblee dei Lavoratori, quanto prima e con urgenza, ma con i dati certi della nostra azione sindacale e con l’auspicio di un atto di assunzione di responsabilità e di ampio respiro etico delle altre OO SS che oggi si limitano a fare propaganda.
Per noialtri la scelta dell’Unità d’Azione Sindacale è, insieme, una necessità storica e strategica, non piegabile alle esigenze di una campagna elettorale:
scegliere bene a quale Assemblea partecipare è esercizio di Libertà.

LE SEGRETERIE REGIONALI
Slc-Cgil Uil-post Sailp-Confsal
Luongo Esposito Peluso

BUONI PASTO IN TRASFERTA: OSSERVAZIONI SU POLICY AZIENDALE.

Ecco le osservazioni mosse da SLC-CGIL riguardo ai ticket.


In relazione alle disposizioni ricevute sulla erogazione dei buoni pasto per il personale in trasferta, si evidenzia quanto segue:

- nella discussione contrattuale la sostituzione dell ex art. 78, ovvero la liberalità per ogni giorno lavorato per il personale con orario su 6 ore, con buono pasto di euro 3,00 aveva il senso di reale aumento salariale legato alla presenza, tanto che abbiamo scelto questa modalità perché spendibile secondo le preferenze dei lavoratori (uso per refezione od uso in altri esercizi per spese ecc.),
- nello scorso contratto non c’era alcuna distinzione nella erogazione legata alla trasferta, ovviamente non trattandosi di buono basto, ma di liberalità,
- in particolare per i lavoratori della sportelleria che sono inviati in trasferta anche per più di metà del mese lavorativo, le attuali disposizioni risultano essere penalizzanti, come anche per i direttori, ssc etc chiamati spessissimo in trasferta pomeridiana per corsi, aggiornamenti ed altro.

Risulta evidente che il beneficio contrattuale non sarà esigibile per buona parte del personale ( con risparmi evidenti ) di qualsiasi livello della sportelleria, il quale inviato in trasferta normalmente non allunga ulteriormente i tempi di assenza da casa non fermandosi anche a mangiare fuori.

Questo significa che di solito i lavoratori chiedono il solo pagamento dei corsi di trasporto e non di refezione, col risultato che così l’unica a guadagnarci in effetti è l’azienda che non paga il buono pasto e, perché non consumato, neanche il pasto in trasferta.

Vista l’alta frequenza delle trasferte, bisognerebbe operare in altro senso, ovvero che sia il lavoratore a poter scegliere ai fini della refezione se utilizza il buono pasto o i 35,00 euro previsti dal trattamento di trasferta.
Ovviamente questa questione che tocca direttamente le tasche dei lavoratori, che sta creando parecchio scontento in categoria, diventa una ulteriore difficoltà di gestione del territorio che come sai è già difficile così per la situazione politico sindacale in atto da lungo tempo, inoltre sta vanificando il buon risultato ottenuto col ccnl.

Un’altra riflessione: chi ha ottenuto in maniera discrezionale il distacco continuativo che viene rinnovato ogni 28 giorni, così da sfuggire a qualsiasi controllo del livello regionale aziendale, o chi appartiene ad un ufficio come sportellista, ma sta facendo altro in altri uffici o settori dell’azienda, prende il buono o viene considerato in trasferta come in effetti dovrebbe essere considerato? Anche qui le situazioni sono le più varie sul territorio per cui o si lega il buono pasto esclusivamente alla presenza in servizio o prescindere dalla sede di lavoro quando trattasi di effettuare lo stesso lavoro presso altra sede, o in alternativa i distinguo da fare devono essere più specifici, altrimenti le differenze tra i lavoratori aumentano.

In questo modo, dato che il lavoratore non può scegliere se andare o meno in trasferta, ma è l’azienda che decide da quale ufficio bisogna inviare il personale, rischiamo, non solo come già avviene che ci siano uffici soggetti continuamente a trasferte per esigenze di servizio, ma che l’azienda possa anche decidere chi penalizzare in termini economici.

VI chiedo pertanto di registrare le nostre osservazioni e modificare la policy sulla trasferta affinchè sia il lavoratore a scegliere se usufruire del buono pasto in trasferta o di quanto previsto, soprattutto quando si tratta di trasferte in cui il lavoro ha lo stesso orario e mansione.

Inoltre permangono :

Difficoltà sull’utilizzo della Card va convenzionata subito nelle aziende che sono intorno ai CMP poi la convenzione va estesa a tutto il territorio come i Ticket perchè avete dato la Card anhe a chi doveva avere il cartaceo ( 3 euro) e la confusione e la disparità sull’utilizzo sono evidenti .
Altre richieste
· Va chiarito bene il ticket al cmp sui lavoratori che effettuano turni , gli autisti .
· Va chiarito quando si fa prolungamento orario se cambia il ticket di 3 euro . diventando 4.50 .
· Per chi ha 3 ticket perché non passate al cartaceo cosi rimane solo chi usufruiva mensa semplificherebbe il tutto in alcune realtà il sistema misto è stato attivato..

Certo della vostra attenzione .

Cordiali Saluti
Graziano Benedetti

mercoledì 10 settembre 2008

CALL CENTER: SCIOPERO E MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO PRECARIETA’



Roma, 9 settembre 2008


“Il 19 settembre prossimo si svolgerà lo sciopero nazionale di tutti i call center delle aziende di TLC con contemporanea manifestazione nazionale a Roma, a difesa della buona occupazione, contro il dumping delle imprese più scorrette, per maggiori controlli ispettivi, per una maggiore responsabilità dei committenti e per la stabilizzazione dei lavoratori precari ancora presenti nel settore”. Così annunciano in una nota unitaria le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL

“Il settore dei call center – continua la nota sindacale – ha conosciuto in questi anni una profonda evoluzione, con migliaia di lavoratori stabilizzati e con un impegno congiunto dei Sindacati e delle Istituzioni (Ministero del Lavoro, Servizi Ispettivi, Inps, Inail) per contrastare il ricorso al lavoro precario e irregolare. Questo impegno ha portato anche i principali committenti, soprattutto sull’inbound, ad assegnare le nuove commesse tenendo conto del nuovo costo del lavoro e del tentativo di scommettere sulla qualità dei servizi.”

“Purtroppo molto rimane ancora da fare. Vi sono decine di call center che – ricorrendo al lavoro a progetto, nonostante anche le recenti circolari del Ministero del Lavoro – continuano ad alimentare fenomeni di dumping generando lavoro precario e mal pagato. Tutto ciò avviene a danno delle imprese che hanno stabilizzato e che più vogliono investire, invece, sulla qualità e a danno degli oltre 24 mila lavoratori stabilizzati e a danno di tutti i lavoratori delle aziende di TLC. Occorre rafforzare ulteriormente l’azione ispettiva, in particolare verso quelle imprese che lavorano sull’outbound, per verificare il rispetto della circolare n. 8/08 del Ministero del Lavoro. Occorre che i committenti sottoscrivano una vera e propria “carta della responsabilità”, impegnandosi su tutte le commesse a non praticare gare al massimo ribasso ed in ogni caso ad assegnare attività solo a chi ha lavoratori subordinati e rispetta le norme del CCNL e della 626/94 (legge sulla salute e sicurezza). Occorre attivare nuovamente il Tavolo nazionale sui Call Center presso il Ministero del Lavoro, anche per sapere che fine hanno fatto gli oltre 8 mila verbali sanzionatori frutto dell’attività ispettiva fino intrapresa. Occorre introdurre nel settore delle TLC clausole sociali innovative a garanzia dei lavoratori nei casi di cambi di appalto”.

“A sostegno di queste rivendicazioni CGIL, CISL e UIL del settore invitano tutti i lavoratori alla massima mobilitazione, ad aderire allo sciopero e soprattutto a partecipare al corteo che si svolgere a Roma, in contemporanea allo sciopero, il prossimo 19 settembre, con partenza da Piazza della Repubblica, ore 10,30”.


LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL

martedì 9 settembre 2008

Poste: Quando il saggio indica la luna, lo sciocco guarda il dito!


C’E’ BISOGNO DEL DOTT.R HOUSE!!!
ovvero…..
Quando il saggio indica la luna, lo sciocco guarda il dito!


La pioggia di volantini, dichiarazioni, comunicati degli ultimi mesi si sta ingarbugliando, in alcuni casi siamo oltre il ridicolo.
L’ultimo esempio presenta aspetti singolari: si accusano gli altri, a loro avviso privi di idee, di plagio spudorato ed a sostegno della loro tesi riproducono propri documenti degli anni precedenti.
Ora anche un lettore distratto non può non notare che le frasi sono diverse mentre il plagio è tale se i termini sono identici; e poi se dovesse valere questo assurdo copyright, siamo in grado di fornire alcuni milioni di documenti (la CGIL due anni fa ha festeggiato i 100 anni, il Sindacato delle Poste i 100 anni li ha festeggiati il 1992 essendo stato fondato a Milano nel 1892) e quante volte voi pensate possa essere stato utilizzato uno slogan che dice di essere dalla parte dei lavoratori?
Diagnosi:
L’autosuggestione è un arma potente: è stato sperimentato negli ospedali che con una iniezione di acqua distillata si può guarire, purché si sia convinti che quello sia l’ultimo ritrovato portentoso (l’esperimento è stato fatto in un ospedale di New York). Nel nostro caso, SLP ritiene di essere il centro del mondo e che può esercitare il diritto di copyright su quello che ritiene.
E’ sicuramente più interessante discutere come si è dalla parte dei lavoratori (guardando la luna e non il dito):
- vogliamo chiederlo ai 3 milioni di precari resi tali da provvedimenti governativi sempre approvati da quella organizzazione?
- vogliamo chiederlo agli sportellisti per i quali non ha voluto firmare un accordo che porta ad assumere circa 3.500 lavoratori (e non ci sono gli esuberi come continuano a scrivere alcune loro strutture territoriali)?
- vogliamo chiederlo alle persone del punto 2 dell’accordo per i ctd/2006 che senza l’accordo di cui sopra non entravano nel “trenino” per essere assunti?
- vogliamo chiederlo agli ex-ctd in servizio che grazie all’accordo che noi abbiamo fatto sono al riparo dai provvedimenti del Governo contro i precari (loro hanno aderito dopo come un qualsiasi sindacatino)?
- vogliamo chiederlo a tutti i lavoratori delle Poste che prenderanno l’anticipo del premio di risultato a settembre 08 solo grazie all’accordo che noi abbiamo firmato e loro no?
E potremmo continuare a lungo!
Ecco, se si guarda alla sostanza si potrebbe dire che hanno fatto un uso improprio dei termini. Certo ognuno è libero di decidere quali sono le cose da firmare e quali no, però nessuno può sfuggire alla valutazione oggettiva di quelli su cui ricadono gli effetti delle scelte.
Comunque il tempo è si galantuomo ma i suoi giudizi sono senza appello.

Rome, September 9th 2008 Dott.r House

venerdì 5 settembre 2008

Poste:“ Mutazione” di CISL, FAILP, UGL a cassa di risonanza di Poste Italiane s.p.a”.

“ Mutazione” di CISL, FAILP, UGL a cassa di risonanza di Poste Italiane s.p.a”.
Con l’avvertenza di anticipare e diffondere “caos” ( calmo visti i tempi di reazione), esclusivamente proiettando le peggiori IPOTESI aziendali, non ufficiali e già archiviate da chi oggi sta con grande responsabilità al tavolo, non solo nel rispetto del contratto nazionale del lavoro , ma per il normale diritto di gestire un Accordo liberamente sottoscritto con la controparte nell’interesse dei Lavoratori e delle lavoratrici di poste italiane s.pa.
Nelle varie interviste che riportavano fedelmente la posizione dei detrattori degli accordi., comparsa su “Italia oggi” il 3 luglio dove si sosteneva “ l’azienda ha i conti in rosso e vende gli immobili” , altra dichiarazione , ad un convegno a Tolmezzo un “generale Segretario”nel mese di Luglio sosteneva: che il bilancio era taroccato, per poi nei fatti sostenere oggi nell’ultimo comunicato diffuso , che in relazione agli 850 milioni di euro di utile poste italiane può aprire le borse evidenziando una doppia e palese contraddizione
· Nel manifesto rivendicativo di dicembre 2007 dal titolo “è tempo di reagire”si richiedeva una aumento economico del premio risultato di 100 euro mensili per 12 mensilità pari a 1200 euro più 100 euro sulla presenza totale 1300 oggi queste organizzazioni chiedono solo 480 euro , senza nemmeno un minuto di contrattazione , il 4 di Agosto in “poste cosi non và! “ ridimensionano la loro richiesta e scendono a meno - 820 euro evidenziando il bluff della loro richiesta iniziale .
· Se il bilancio di poste non è in ordine e segna rosso e il piano industriale 2009-2011 è preoccupante, perché fare una richiesta “marziana”, concordare unitariamente per un acconto e poi sottrarsi all’ultimo mettendo a rischio l’acconto nella busta paga di settembre e la trattativa di ottobre sul nuovo premio risultato, che per noi dovrà dare una risposta economicamente congrua ai sacrifici della categoria.
Non abbiamo condiviso e non aderiremo ad una confusa mobilitazione inadeguata, fiacca e ambigua, perché riteniamo che i Lavoratori e le Lavoratrici abbiano diritto di sapere la verità e con chiarezza quale è l'obiettivo di chi in questi mesi firma accordi a corrente alternata (addirittura una O.S firma l’accordo sui Competer Center poi ci sciopera contro ), denuncia ritardi nella contrattazione e poi la vuol far saltare strumentalmente . Per quanto ci riguarda stiamo procedendo con l’applicazione degli accordi che qualcuno lontano dalla “realtà” , forse a “fini elettorali” , vorrebbe mantenere ingessata a prescindere dal merito giocando al tanto peggio tanto meglio.
Ad ottobre l’Azienda dovrà dar corso a nuove assunzioni che produrranno sportellizzazioni per la copertura delle carenze d’organico nella sportelleria . E’ un impegno importante che avremmo preferito portare avanti unitariamente ma, se l’Azienda non si sottrarrà ai suoi doveri, porteremo avanti ugualmente con responsabilità e rivendicando trasparenza.
Abbiamo il dovere, di chiederci quali sono i disagi di oggi , ma chiediamoci pure quali sono le prospettive concrete per il domani, avendo a cuore la difesa del lavoro e il miglioramento delle condizioni economiche (in busta paga a settembre aumento sulla produttività) di vita dei dipendenti di postali, .che vanno ben oltre l’importante scadenza del Rinnovo delle RSU.

Roma 5 settembre ’08

Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL,UILPOST-UIL,SAILP-CONFSAL